Binettoween

La notte del diavolo, Halloween, il Comune di Binetto che, come ci racconta Angelo Chirico, emette un’ordinanza in cui vieta di andare in giro mascherati, obbliga i minorenni a star chiusi in casa onde evitare il pericolosissimo e sovversivo ‘dolcetto o scherzetto’ e impone di non portare in giro, farsescamente, uova e farina… E, chicca delle chicche, nel documento si legge che è vietato ‘abbandonare rifiuti nei luoghi pubblici’ nei giorni del 31 ottobre e 1 novembre (come dire: se lo fai entro oggi, bene, altrimenti attendi il 2 novembre per gettare spazzatura agli angoli delle strade e nelle campagne). In realtà, siamo tutti malelingue, perché gli amministratori pensano alla salvezza della nostra animaccia e vogliono evitare che accada questo che succede nel video (girato a Grumo negli anni Novanta)

L’ordinanza del sindaco di Binetto.

Non era un eroe. E nessuno lo piangerà

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Non era un eroe perché sulla sua tuta non c’erano le mostrine. Non era un eroe perché le sue mani non innalzavano bandiere. Non era un eroe perché, pur essendo nato nel disperato Sud, aveva deciso di non guadagnarsi da vivere in Afghanistan o in Kosovo. Non era un eroe e per questo non merita tricolori bardati a lutto, elogi su facebook, pubbliche commemorazioni, prime pagine, flash di agenzie. Non era un eroe, uno di quelli che fanno bagnare la figa stretta di madri e di figlie e che conquistano i cuori della nonne. Non era un eroe e forse per questo i giornali, nei titoli, nemmeno ne scrivono il nome. Claudio Marsella è la sconfitta del capitalismo, la palese dimostrazione che di fabbrica si muore. Ma è anche quella parte di copione già scritto ma che non piace a nessuno, lo spot su cassetta su cui schiacciamo il tasto Forward. Allora guardatelo in faccia, questo morto, perché è solo un morto ora. Non uno dei ‘figli della Nazione’ caduto mentre serviva il vostro fottuto paese

Published in: on 30 ottobre 2012 at 22.29  Lascia un commento  
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