Quanto sei brutto, Foggia! Il Siracusa non perdona

Ivanov 6. Se non avesse cincischiato in occasione del gol di Bufalino, potremmo finalmente dire che il ragazzo è ritrovato. Resta sempre, però, la sensazione di incertezza quando la palla si avvicina dalle sue parti. Fa il coraggioso nelle uscite, è troppo spavaldo, si lancia avventurosamente che manco Indiana Pipps (parliamo sempre di Ivanov, eh, quindi lungi da noi il paragone con Harrison Ford). Sventa almeno tre palle gol dei padroni di casa. Poi, purtroppo l’errore. E, qui, è la solita storia. Cardiologia.
Kone 6. Va. Ci crede fino in fondo. Quando difende a volte tira parolacce ai fan (con buona pace della bontà zemaniana), ma i suoi raid sono gli unici che mettono in pensiero la retroguardia biancazzurra. Corre – e questa è già una notizia – ed è in forma. Utile.
Regini 6.5 (IL MIGLIORE). Impressionante. Randella senza pietà le gambe degli avanti siracusani e, per non farsi mancare davvero nulla, fa il Regini per tutta la partita. Monitora la fascia sinistra in maniera impeccabile, supplendo anche ad un Laribi che oggi tendeva ad accentrarsi troppo. Ha sette vite. Gatto.
Burrai 5. Pronto?!? Pronto, chi è?!? Oh! Burrai, Burrai, Burrààààà. Ti sei svegliato? Troppo tardi, i tuoi compagni sono già in aereo.
Rigione 5. Pronti via e la fa grossa, regalando palla a Koffi come un Bacio Perugina. Speriamo almeno che dentro ci fosse un bel messaggino d’amore, perché ne ha bisogno. E’ l’unica pecca in una difesa che tiene. Esce zoppicante. Riprenditi. (25′ st. Torta 4. Quanto basta per ricordarci perchè ha i calli al sedere)
Romagnoli 6. Capitano o mio capitano. Non si distrae mai ed è costretto a fare anche il lavoro del vicino di reparto. Adesso Casillo dovrà pagargli lo straordinario. Toppa.
Farias 4.5. Una tragedia. Non c’è ombra del calciatore ammirato nelle primissime partite. Il campo di Siracusa di certo non gli è congeniale, essendo, lui, un tecnico ed un rapido, due caratteristiche che,limitatamente alla terra battuta sicula, proprio non si addicono. Ma non è la prima volta. In attesa di risposta. Stand by. (27′ st. Agodirin 5.5. Non cambia il volto della partita. Lo aspettiamo da titolare)
Agostinone 5.5. Se uno è da 5 anni menzionato fra i panchinari con la nomea di eterna promessa ci sarà anche un motivo, vero Zeman? Svolge un compitino che non aiuta veramente nessuno. Quale, poi, sia, non lo sa nessuno. Un giorno attaccante, un giorno mezz’ala, oggi addirittura nel ruolo di Salamon. Lo aspettiamo in porta. Meglio di Ivanov, magari, sarà. Cangiante.
Sau 6. Mamma mia quanto corre. Sopperisce al campo pietoso mettendoci i muscoli, l’unica cosa plausibile. Ma predica in un deserto di farisei. Volenteroso.
Laribi 5.5. Vivacchia in mezzo al campo, schiacciandosi troppo sul già impacciato Agostinone. Forse, sarebbe valsa la pena provare ad invertirli di ruolo., tanto per cambiare. Senza Salamon è come una mortadella senza panino, insulsa.
Insigne 4. Ci sono giornate che è meglio tapparsi in casa e non uscire alla mattina. Il folletto di Frattamaggiore, oggi, non riesce ad imbroccarne una che sia una. E, come aggravante, non ci mette nemmeno l’impegno. Se perde palla, si ferma. Eppure dicono che la primavera faccia girare l’ormone. Ecco Lorè, fai l’ormone. Biologico. (39′ Varga 5. Per fortuna è in prestito)
Zeman 5. Maestro posso farle una domanda? Ma per mettere Agostinone lì, proprio nel cuore del centrocampo, quanto ha fumato? E cosa? Per fortuna domenica si torna allo Zaccheria ed alle innocue caramelle.

Il mio punto G l’ha scoperto Pato