Il crepuscolo della decenza. Foggia invasa dai rifiuti

Girando per Foggia, ti accorgi che ci sono zone impossibili da percorrere anche in auto. Già, perché l’immondizia, variegato plasticume d’olezzo ripugnante, giace sull’asfalto saturando uno dei due sensi di marcia. Provare per crederci. Via Castelluccio dei Sauri è la dimostrazione di come l’invasione della monnezza sia in procinto di attentare, e seriamente, al quotidiano scorrere della foggianità imberbe. Fino a uno, due giorni fa, molte vie del centro, pressocchè tutte le traverse delle grande arterie cittadine, erano puntellate di bidoni stracarichi e di sacchetti abbandonati. Ora, tolto dagli occhi e dal naso dei privilegiati, il problema sussiste nelle periferie e nelle borgate. Pulito il Martucci, desolante il Diaz; Segezia e dintorni sono inguardabili. E al limite di sopportazione di uno dallo stomaco ferreo. Sarà:

Colpa della lentezza della raccolta. Già. Anche.

Colpa del sindaco. Già. Anche.

Colpa degli organi competenti. Già. Anche. Ma quali poi?

Fatto sta che allorquando nei cassonetti della differenziata ci si trovano buste di umido, qualche dubbio di incivile modus vivendi balena qui e lì alla mente (oggi in periferia come fino a ieri in centro), fa capolino proprio nel mezzo di una bestemmia per le macchine ferma in divieto di sosta e l’insulto ad un adolescentello in contromano sul motorino. Napoli è Napoli, vero. Tuttavia, da qualche tempo a questa parte, anche Foggia lotta con le prime, con i paradossi urbani affermati, per darsi un tono di menagramo.

Ma per conferire la spazzatura non occorre essere in possesso di alcuna tessera. Almeno non quella del tifoso. Ed allora, in mancanza di decoro e di contegno, pista libera per l’anarchia e una buona dose di strafottenza dauna. Dovrebbero forse, lissù a Via Garibaldi, un giorno non troppo lontano magari, pensare ad istituire una tessera del cittadino. Una combinazione ibrida fra la patente a punti ed il vituperato tesserino del fan. Penalità a chi offende la decenza collettiva. Ed ostracismo per le mancanze di rispetto collettive. Un metodo antico, che si perde nei secoli. Un metodo greco per tenere lontane dalla polis gli elementi peggiori. Perderemo posizioni in quanto a demografia. Ma, chissà, un tempo funzionava…

LE FOTO AD OGGI (07.09.2010)… TUTTE DA GUSTARE (SEMPRE CHE NON VI RISULTINO INDIGESTE…)

Via Ascoli by day

L'orgoglio di Antonio Pennacchi... Monte Busta a Segezia

Nella foto: una... scopa(ta) a Via Castelluccio (ce la darei, sic); in alto, la strada a senso unico

Diaz: una seduta fra le buste

Diaz+Diaz

Il crepuscolo della decenza...

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